Maledetti dolcetti di Halloween

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Parliamo degli stramaledetti dolcetti di Halloween.

Che Halloween a me piace eh, capiamoci bene, da quando l’abbiamo fatto diventare una festa comandata mi son detto, oh finalmente, quanti anni passati a vedere tutte quelle serie tv con gli americani inglesi giappocinoafrocoreani che si divertivano a fare dolcettooscherzetto alle nostre spalle. E noi mai niente, a rosicare stavamo, che c’hanno loro più di noi?

Quindi Halloween bene, non rosichiamo più, però i dolcetti no.

I dolcetti ti rimangono lì per le settimane a venire come il panettone o la colomba, e sera dopo sera ti guardano e ti dicono, mangiaci. Mangiaci tutti, fa’ una strage.

E dopo cena è sempre un disastro, perché io prima riesco a contenermi, eh, sono un padre virtuoso che dà il buon esempio. Dopo, NO.

Così spero sempre che lo facciano le mie figlie. Che me le mangino tutte, che mi tolgano questo supplizio che poi comincia l’Avvento, che bisognerebbe stare a freno, ah no aspetta forse era la Quaresima, boh.

Sicché son sempre a sperare che me le finiscano.

L’altra sera Lucia va da Francesca, «Mamma posso le caramelle?» senza verbo ovviamente.

«Le hai già mangiate a merenda.»

Lucia alza il sacchettino come a far capire, mamma non le caramelle, QUESTE caramelle.

«Ma non le vorrai mangiare tutte vero?»

«Noooo. Un po’ ne lascio per domani.»

«Un po’?! Quante. Dimmi quante ne mangi.»

Eddai Francesca su, mi verrebbe da dire, lo sta facendo per il mio bene.

«Dieci» fa lei.

«DIECI? Tre, ne mangi tre.»

«Cinque!» ribatte, nemmeno fossimo al mercato del pesce.

E cinque sia, e se ne va.

E io penso, con cinque caramelle alla volta mica me le finiscono in tempi utili. Qui finisce che:

1) le mangio tutte

2) le butto tutte

3) saranno ancora lì quando arriva il panettone, userò gli orsetti gommosi al posto dell’uvetta.

Ditemi voi.


2 thoughts on “Maledetti dolcetti di Halloween”

  1. Ma se li mangiassero tutti gli orsetti???… ti delineo il quadro di papà Lauro in crisi di astinenza da orsetto Haribo,che si aggira zombeggiando aprendo cassetti e stipi vari alla ricerca del grazioso e saporito mammifero, e al culmine della crisi, solleva il tappeto come ultima razio sperando in una incauta perdita. Meglio il razionamento autartico della consorte. Se ti può consolare… non aprire mai una tavoletta Ritter in solitudine

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