Ho perso il portafoglio. Di nuovo.
È già successo una settimana fa, ero sicuro di averlo preso su e poi boh, sparito. Ecco, me l’han rubato. Ho mandato i colleghi a controllare dove prima avevo parcheggiato. Tipo che si sono messi carponi in mezzo al parcheggio senza trovarlo. Scusa Giuditta, scusa Giovanni, non succederà più.
E invece è risuccesso. Non so come sia possibile, secondo me è che giro con troppa roba in mano e poi finisce che qualcosa dimentico.
Comunque entrambe le volte il portafoglio era dove doveva essere. Dove aveva detto Francesca.
Se non altro questa esperienza mi ha permesso di stilare un elenco delle tre interazioni tipiche di quando perdi il portafoglio. Io pensavo che fosse solo mia mamma a dirmi così, e invece no. Pure i colleghi, pure gli amici. Eccole:
1) «Andrea, pensa a ritroso.» «Ci sto provando ma non riesco.» «Pensa. Dov’è che l’hai usato l’ultima volta?» «Mi stai mettendo ansia.»
2) «Hai guardato nell’auto? Guarda bene tra i sedili.» Non c’è. «Sotto i sedili.» Non c’è. «Dentro i sedili.» Dentro i sedili?!
3) «Eh, però perdi sempre tutto, sta’ più attento.» «E questo a cosa dovrebbe servire?» «A stare più attento.» «Grazie.»
Considerazioni:
a) se vogliamo dare retta ai detti popolari, è chiaro che capiterà pure una terza volta. I miei colleghi già mi odiano.
b) a ben pensarci, Francesca sapeva esattamente dove era il portafoglio. Non voglio puntare il dito, ma la cosa è quantomeno sospetta;
c) finirà come con la favola di “al lupo, al lupo!”. Quando me lo ruberanno davvero, nessuno mi crederà più.
