La figlia gelosa: come rispondere alla domanda da un milione di dollari

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Parliamo della domanda che ogni primogenito fa almeno una volta nella vita. E quando dico “almeno una volta” intendo moltissime: “mamma/papà, ma tu chi preferisci?”

La fa il primogenito perché al secondo, diciamolo, della questione non gliene frega niente, va bene così. Il primo invece deve spaccare i maroni, rendendosi pure sgradevole.

E infatti ricordo che io questa domanda la facevo sempre a mia mamma. A mio papà mai. Forse perché 1) mia mamma dava sempre la stessa risposta paracula del “tutt’e due”, falsissima 2) mio padre deve avermi anche risposto. Ma con la risposta definitiva, quella che si sedimenta in te tipo evento traumatico. Deve essere per questo che non la chiedo più.

Comunque io ho una strategia che sui libri non trovate. Efficace nell’imminenza.

Insomma Caterina chiede per l’ennesima volta: «Papà, ma tu chi preferisci tra me e la Luci?»

Step #1 «Ma te, ovviamente.» Là. Senza pensarci, dritto al dunque.

Step #2 dirigersi a passo spedito dalla Luci e pareggiare il conto. “Luci, tu sei la mia preferita”. Che poi lei è lì a farsi gli affari propri, e infatti alza le spalle. “Va bene così” sembra dire, col fare di una che scopre che ci sono i saldi ma tanto avrebbe comprato lo stesso.

Solo che la Cate ha scoperto questo giochetto e forse ho peggiorato la situazione.

«Allora?» fa lei.

«Ho detto te, ovviamente.»

«No dai papà, sul serio. Qual è la tua figlia preferita?»

«Ho detto te.» Stavolta con un bel sorriso.

«Puoi dirmelo senza fare quella faccia da stupido?»

«Ma! Cosa intendi?»

«Che fai la faccia da stupido. Cos’è che non capisci?»

Ah ecco, pure stupido perché non capisco di fare la faccia da stupido.

Considerazioni: 

1) quella che doveva essere una soluzione simpatica e soprattutto efficace è diventata nuovo motivo di tensione

2) comincerò a confondere le carte rispondendo “la Luci”. Che c’avrà tanti difetti, ma almeno non mi dice che c’ho la faccia da stupido

3) più ci penso e più mi convinco che mio padre deve avermi dato una qualche risposta traumatica, ma super-efficace. Affronterò il discorso chiedendoglielo a 40 anni. “Papà, chi preferisci tra me e la Paola?” Ho paura.


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