Caterina deve andare a canottaggio.
La mammina Franceschina le ha preparato lo zainettino. Che ovviamente non contiene ciò che Caterina vorrebbe. La maglietta non è quella giusta, i pantaloncini nemmeno. Io adesso ve la faccio facile, ma qui si vivono scene che al confronto Apocalypse Now è un cinepanettone.
Quindi niente, la Cate torna su in casa per rifare tutto.
Arriva in auto e ha la tipica faccia congestionata di una che nella casa deserta ci ha urlato tutto il tempo. Ribaltando cose e traumatizzandomi la gatta.
Sale in auto. Non dice niente.
«Bene» faccio io.
Lei non risponde.
«Problema risolto» faccio io.
Lei non risponde.
«Io guido eh, tu Cate se hai bisogno di qualcosa chiedi pure.»
Caterina: «Ma a te. Forse a te sembra che io abbia voglia di parlare?!»
…
…
Io: «Be’ insomma, è che volevo solo colmare questo silenzio tra noi.»
Lei non risponde.
E va bene. è solo che questo viaggio mi sembra così… irrisolto.
Considerazioni:
a) forse allora è meglio se questo silenzio non lo colmiamo. Lo teniamo scolmato
b) sono abbastanza sicuro che “colmare questo silenzio tra noi” arrivi da una canzone
c) dai Franci, anche tu. Lascia che se lo faccia da sola, ‘sto benedetto zainettino del canottino. Così la gatta se la vive meglio